venerdì 8 maggio 2015

31° Pesaro-Rovigno 2015

Pesaro venerdì 1 maggio 2015: alle ore 16,00 è data la partenza della 31° edizione della Pesaro-Rovigno-Pesaro, con vento da SW sui 10-12 nodi, cielo coperto.

Io sono imbarcato sul Farr 40 IRINA come navigatore e jolly, buona partenza, superato la boa disimpegno, issiamo lo spy e strambiamo sulla rotta diretta per Rovigno. Delle prime barche siamo gli unici che abbiamo a riva lo spy, tutti hanno il gennaker e fanno rotte più poggiate di noi. All’imbrunire rinforza il vento 15-18 nodi, sempre navigando sulla rotta diretta superiamo diverse barca portandoci in seconda posizione assoluta con i nostri avversari di classe distanziati. Nella notte il vento si porta sui 20 nodi con raffiche a 24, planiamo attorno  ai 14-15 nodi, il mare è molto mosso con frangenti, su uno di questi strapoggiamo, lo spy entra fra lo strallo e l’albero e si arrotola attorno allo strallo formando diverse caramelle. Lottiamo più di un ora per tirarlo giù in balia delle onde, mentre i nostri avversari recuperano e ci superano. Risolto il problema senza incidenti, issiamo di nuovo lo spy. Verso terra il vento cala, superiamo alcune barche tagliando l’arrivo in 9° posizione assoluta su 66 barche partite alle ore 2,16 e siamo 2° di classe dietro ad Again. Verificando i dati della navigazione dice che abbiamo fatto 80,5 miglia contro una distanza reale Pesaro-Rovigno di 75,6 miglia e abbiamo raggiunto una velocità massima da GPS di 17,9 nodi. Peccato per l’inconveniente dello spy che ci ha sporcato una bella gara, sia a livello tattico e la scelta delle vele azzeccate, ci avrebbe portato a un risultato migliore.

Rovigno domenica 3 maggio 2015: alle ore 9,30 vado al briefings al Club Vela “Maestral-Ronhill” organizzatore della “Coppa Challenger” regata attorno alle isole. Quando arrivo, vedo esposto in bacheca un pianetto diverso rispetto agl’anni precedenti, tutti i regatanti con me compreso, incominciamo a fotografare il nuovo percorso e discutere del cambiamento. Alle ore 9,45 con un quarto d’ora di ritardo si presenta uno del Comitato che ci toglie il pianetto dicendo che non è quello, il percorso sarà come tutti gli anni precedente, scusandosi del ritardo ci comunica di attendere ancora perché non riescono a trovare la mappa del percorso. Mentre siamo in attesa, mi accorgo che un paio di persone del Comitato stanno disegnando a mano su un foglio di carta il percorso, io avendo la mappa degli anni precedente per guadagnare tempo gli propongo di fotocopiare la mia, accettano e mi ringraziano per averli tolti da quella situazione imbarazzante, poco dopo viene fatto il briefings con oltre mezzora di ritardo.
Alle ore 11,00 partenza con vento da SE intensità variabile, causa copertura delle isole, da 8-14 nodi secondo le zone. Partiamo bene in boa, ma le barche partite sulla barca giuria hanno più vento, come Brave Heart e ci supera sopra vento nelle vicinanze dell’isola di Banioli. Essendo noi interno boa, nella virata riusciamo affiancarli da sotto vento portando la nostra prua davanti di mezza barca. Con le due barche che si sfiorano, falchetta in acqua entriamo in Rovigno sotto le urla e gli applausi dei spettatori assiepati sul pontile con il nostro albero, dato l’inclinazione, sopra la loro testa sfiorando la banchina. Prima del faro siamo costretti di chiedere acqua a Brave Heart e virare per non andare a sbattere, nella manovra di virata e contro virata ci affianca portando la sua prua davanti, diventando interno boa nel superamento dell’isola di S. Katerina, dovendo dargli spazio per evitare gli scogli viriamo per togliersi dai suoi rifiuti, lui prosegue facendo il bordo esterno. Quando andiamo all’incrocio del faro di S. Giovanni in Pelago avendo noi le mura a sinistra per non rischiare un contatto gli diamo la precedenza virando, superato lo scoglio nell’issata di spy loro, fanno una caramella noi riprendiamo la testa. Quando arriviamo all’isolotto di Banioli, noi siamo una lunghezza avanti con loro nella nostra scia, continuiamo così fino all’isola di Figarola. Nella prossimità dell’isola, io avendo visto le barche grandi davanti a noi straorzare chiedo al timoniere di issare subito il fiocco e ammainare lo spy, ma lui mi risponde che non c’è problema che lo tiene bene, ma un paio di lunghezze dopo straorziamo anche noi mettendo il boma in acqua, nel caos generale il nostro avversario ammainando lo spy prima ci supera. Entriamo in Rovigno, superiamo S. Katerina nella sua scia, alla boa di Banioli lui si allunga prima di issare lo spy, noi viriamo subito e puntiamo direttamente su Figarola a vele bianche, percorrendo meno strada recuperiamo lo svantaggio.
Nei pressi dell’isola abbiamo un calo di vento dato dalla copertura dell’isola, il timoniere chiede l’issata del gennaker, anche se non tutti siamo d’accordo visto le poche lunghezze che ci mancano dal superamento dell’isola. Appena issato il gennaker, quando ci scopriamo dall’isola, ci stendiamo sull’acqua, di nuovo caos e nuovamente siamo superati da Brave Heart che va a tagliare il traguardo davanti. Noi siamo quarti assoluti su 41 barche partecipanti, 1° della classe E perché Brave Heart, Farr 40 come noi è inscritto nella classe inferiore D non avendo dichiarato come da regolamento la lunghezza fuori tutto delle sue appendici mobili.


Rovigno lunedì 4 maggio 2015: Partiamo alle ore 11,00 per la regata di ritorno con metà equipaggio perché rientrati via terra per motivi di lavoro o ammalati. Io oltre fare il navigatore sono l’unico tailer e mi devo occupare delle drizze nelle manovre, vento da SE intensità 10-12 nodi andatura bolina larga. Subito scegliamo la rotta diretta che ci porta ad allontanarci dalle altre barche che rimangono sotto costa Istriana, navighiamo tutta la giornata senza intoppi, con qualche cambio di vela per mantenere la rotta diretta. Al tramonto a poche miglia da Pesaro cade il vento, con la paura di essere raggiunti dai nostri avversari, dobbiamo aspettare che si alzi la termica da terra per andare a tagliare il traguardo alle ore 21,19 in 5° posizione assoluta e 1° della classe E.